Molveno

Visita i monumenti più belli di Molveno, splendido borgo del Trentino-Alto Adige. Incorniciato dalle spettacolari Dolomiti di Brenta, è uno dei borghi più scenografici della regione.

Adagiato sulle rive dell’omonimo lago a 864 metri sul livello del mare, Molveno sorge alle propaggini orientali delle Dolomiti di Brenta e del massiccio della Paganella. Rinomata località turistica da oltre un secolo, è stato insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano e nel 2011 è stato premiato da Legambiente con le Cinque Vele Blu sia per la qualità dell’acqua e della spiaggia che per i servizi offerti. Tipico borgo di montagna, Molveno, è il luogo ideale per trascorrere piacevoli vacanze in un connubio perfetto di sport e natura. Sia durante la stagione estiva che quella invernale, sono numerose, infatti, le possibilità di cimentarsi in diverse attività sportive che vanno dalla vela al nuoto, dal windsurf alla canoa e dallo sci di fondo a quello alpinistico. Non mancano, ovviamente, suggestive attrazioni del borgo come l’antica segheria ad acqua ancora funzionante e l’antichissima Chiesa di San Vigilio. Molveno, inoltre, è stato inserito anche nella lista dei Borghi più belli d’Italia.

Proprio per la sua posizione strategica, tutta l’area in cui sorge Molveno era abitata fino all’età del bronzo. Dopo l’abbandono, in seguito ad una frana che ostruì tutta la valle dando così vita al Lago di Molveno, il territorio venne occupato dai Romani intorno al 15 d.C. Da piccolo insediamento divenne in poco tempo un importante presidio militare a difesa di tutta la valle. Contesa da diverse casate durante il periodo medievale, fu infeudata nel 1311 in seguito alla costruzione del Castel Belfort di Spormaggiore.

Molveno, una delle perle delle Dolomiti, situata ai piedi delle Massiccio del Brenta, è uno spettacolo per gli occhi. Tipico borgo montano con case in pietra e legno, pur non avendo monumenti di grande interesse artistico e storico, offre comunque al visitatore piacevolissimi scorci e passeggiate per un completo relax. Tutto questo è impreziosito dallo splendido lago omonimo dal colore blu-turchese, circondato da grandi distese di faggi e abeti, dove si riflettono le bianche cime delle Dolomiti. Non a caso il poeta Fogazzaro definì Molveno la “preziosa perla in ben più prezioso scrigno”.

Situata nella parte meridionale del borgo è una piccola chiesa risalente alla fine del ‘300 costruita in stile romanico. Data la sua notevole importanza artistica è annoverata tra i beni culturali tutelati dalla Provincia Autonoma di Trento. Presenta un tetto spiovente a capanna e una facciata con tettuccio in scandole a protezione del portale d’ingresso. La particolarità di San Vigilio è quella di avere l’interno in stile gotico, a differenza dell’esterno che, come abbiamo già accennato, è in stile romanico. Infatti, ad esclusione degli affreschi dell’abside che risalgono al ‘400, la pavimentazione, il soffitto a volte e le finestre di forma ogivale risalgono al XVI secolo.

Poco distante dalla Chiesa di San Vigilio troviamo la Chiesa di San Carlo Borromeo edificata nel 1940 su una preesistente struttura seicentesca. All’interno si possono osservare due altari in legno dedicati a Sant’Antonio e alla Madonna datati 1642. La piccola chiesa, con l’abside orientato verso il lago, fu progettata dall’architetto Pietro Marzani di Villalagarina che, durante i lavori, mantenne intatto solamente il campanile romanico, situato a lato della chiesa, con la tipica cuspide piramidale.

Nella parte più antica di Molveno, fa bella mostra di sé il Palazzo Saracini. Costruito nel ‘600 in stile barocco, fungeva da residenza per i conti Saracini di Belfort feudatari del borgo. La facciata è caratterizzata da una fila di quattro finestre e da un portone d’ingresso, elevato rispetto al piano stradale, raggiunto da una doppia rampa di scale. All’interno si può osservare una bellissima scala a doppia rampa, anch’essa risalente al XVII secolo.

Conosciuta anche con il nome di Segheria Veneziana, fu costruita nel XVI secolo, sul Lungolago, per volere del parroco don Taialacqua. Il suo desiderio era di dare a Molveno una grande opportunità di crescita sia economica che sociale producendo semilavorati di legno. Questi, poi, sarebbero stati venduti in tutta la zona, soprattutto in quella a nord del Lago di Garda. Qui, infatti, venivano prodotte tavole di legno conosciute con il nome di “Tavole Molvene” il cui spessore variava tra i 7 e i 10 mm. All’esterno della segheria sorge il centro visitatori mentre l’interno si può visitare solamente in estate. Negli altri periodi, invece, è visitabile solo su richiesta.

Uscendo dal paese e percorrendo il lungolago sulla sponda occidentale, si raggiunge una zona conosciuta come Strada dei Marocchi, un’antica via di origine romana ripristinata nel XIII secolo. Qui sorge il Ponte Romano di Mezzolago e la vicinissima Cascata sul lago di Molveno.

Poco più avanti, seguendo sempre il lungolago, si può osservare uno dei così detti Fortini di Napoleone. Si tratta del Dos Corno, una delle fortificazioni realizzate sul dosso di Mezzolago nell’agosto del 1703 durante la Guerra di Successione spagnola contro i francesi. Altre strutture simili furono costruite tra il 1796 e il 1801 per osteggiare le invasioni dell’esercito di Napoleone. Sono ben quattro fortilizi ancora oggi esistenti intorno a Molveno. Oltre al Dos Corno, citiamo la Sella di Mezzolago, la Baita Fortini e Forte Alto.

Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Trento
Altitudine: 864 m.s.l.m
Periodo di Fondazione: XIII secolo
Tempo di Visita: 2-3 ore
Nome abitanti: molvenesi
Patrono (Tenno): san Carlo Borromeo (giorno festivo 4 novembre)
Sito istituzionale

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