Capalbio
Il piccolo borgo medievale di Capalbio, nella Maremma Toscana, si caratterizza per la perfetta armonia tra natura, arte e storia, che oltre a renderlo un importante centro turistico, gli hanno anche valso il soprannome di “piccola Atene”.
Il borgo di Capalbio
Capalbio è un piccolo borgo medievale in provincia di Grosseto, immerso nel verde della campagna a sud della Maremma Toscana al confine con il Lazio. Sorge su una piccola collina a 217 metri di altezza e a 6 km dal mare. È stato premiato con le 5 vele di Legambiente e dal 2018 fa parte dei Borghi più Belli d’Italia.
Origini e Storia
Alcuni sostengono che il toponimo Capalbio derivi dal latino Campus Albus con riferimento all’ alabastro bianco presente sul territorio, ma l’ipotesi più probabile è che deriva da Caput Album cioè testa calva che, con il leone, rappresenta il simbolo e lo stemma del paese riprodotto anche sulla Porta Senese.
Il territorio era già abitato dagli Etruschi e dai romani di cui restano le testimonianze delle rovine della colonia di Cosa e la recinzione della Villa delle Colonne.
Nell’806 Capalbio apparteneva all’Abbazia dei Santi Anastasio e Vincenzo alle Tre Fontane di Roma che lo aveva ricevuto in dono da Carlo Magno.
Nel corso del 1200 circa divenne feudo prima degli Aldobrandeschi e poi dei conti Orsini. Dalla Repubblica di Siena, a cui fu annesso nel 1416 e sotto cui visse il periodo di maggiore prosperità, passò poi ai De Medici dopo la conquista spagnola. Inizia da qui un periodo di declino generale che culmina con la fine dell’autonomia amministrativa, in seguito all’annessione al Granducato di Toscana, e con la diffusione del brigantaggio in tutta la maremma.
Cosa vedere a Capalbio
La Cinta muraria e la Pieve romanica di San Nicola
Il borgo medievale di Capalbio ha origine nel 1200 ed circondato da una doppia cerchia di mura, quella medievale più bassa e quella rinascimentale più alta. Il centro storico è percorribile solo a piedi.
Giunti in Piazza Belvedere si può subito ammirare la Nanà-fontaine opera di Niki De Saint Phalle.
Dopo aver superato l’ingresso che precede la Porta Senese, a doppio arco (XV secolo), e percorrendo le strette vie, si arriva in Piazza della Chiesa, parte alta e cuore del borgo, dove ci troviamo di fronte alla Pieve romanica di San Nicola, risalente al XII secolo, con la torre campanaria. L’interno, riccamente decorato da affreschi, è a pianta rettangolare e a navata unica con otto cappelle laterali.
La Rocca Aldobrandesca e il Palazzo Collacchioni
Vicino ci sono la Rocca Aldobrandesca, con la sua torre quadrangolare e Palazzo Collacchioni, al cui interno è conservato il Fortepiano di Conrad Graf suonato da Giacomo Puccini. Si arriva poi alla caratteristica Piazza Magenta da cui possibile percorrere l’originale camminamento di ronda e godere dello splendido panorama sul mare e sulla campagna.
L’Oratorio della Provvidenza
Subito fuori le mura si trova l’Oratorio della Provvidenza (1700) che conserva affreschi del 1500, opera forse del Pinturicchio o del Perugino. Il più importante è la Madonna della Provvidenza con bambino affiancata da due angeli, San Girolamo, San Sigismondo e dal leone.
Il Giardino dei Tarocchi
Infine non può mancare una visita al magico Giardino dei Tarocchi, sul colle Garavicchio, dove è possibile ammirare le colorate opere alte fino a 15 metri dell’artista Niki de Saint Phalle, con strutture in acciaio e cemento, rivestite con vetri, specchi e ceramiche, e raffiguranti i 22 arcani maggiori.
La Riserva del lago di Burano e le spiagge
Capalbio è un’importante meta turistica e sono il suo mare cristallino e i 12 km di spiaggia, che si estende dal promontorio di Ansedonia fino al confine con il Lazio, le sue principali attrazioni.
Nel Comune di Capalbio si trova anche la Riserva naturale del lago di Burano, una delle più conosciute oasi gestita dal WWF dal 1980. E’ un lago costiero salmastro sulle cui rive gli spagnoli eressero intorno alla metà del 500 la torre difensiva del Buranaccio.
Quando visitare Capalbio
Consigli utili su come scegliere il periodo migliore per visitare il borgo.
Cosa visitare vicino a Capalbio
In viaggio alla scoperta dei luoghi più belli da vedere nei dintorni.
Informazioni Turistiche
Regione: Toscana
Provincia: Grosseto
Altitudine: 217 m s.l.m.
Nome abitanti: capalbiesi
Patrono: San Bernardino da Siena (giorno festivo 20 maggio)
Sito istituzionale
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