Abbadia San Salvatore
Immerso tra i boscosi declivi del Monte Amiata, nella Toscana meridionale, sorge il bel borgo di Abbadia San Salvatore. Splendido centro turistico della provincia di Siena.
Il borgo di Abbadia San Salvatore
Abbadia San Salvatore deve la sua fama all’antica Abbazia benedettina e alla passata ricchezza mineraria del territorio. Oggi è un fiorente centro turistico dove vivono ancora oggi tradizioni legate alla sfera enogastronomica. Il paese si trova nella zona sud-orientale della Toscana a 822 metri d’altezza. Dista da Siena 77 km, 78 km da Grosseto, 94 km da Perugia e 104 km da Arezzo.
Origini e Storia
Antica è l’origine del borgo sorto intorno alla chiesa abbaziale risalente, insieme alla cripta, al 743, voluta dal re longobardo Rachis. La sua influenza sui territori a ovest e a est del Monte Amiata si fece sentire per lungo tempo a anche se a fasi altalenanti, dovute essenzialmente ai conflitti, perdurati per lungo tempo, tra le potenti famiglie schierate con gli imperatori.
La costruzione della chiesa è legata ad un evento miracoloso che vedeva come protagonista proprio il re Rachis. Costui, infatti, vedrà apparire su un abete la Trinità. Così decise di far erigere una cripta proprio nel luogo dove sorgeva l’albero.
Il potere dell’abbazia fu ulteriormente ridotto a partire dal XII secolo dagli stessi abitanti del borgo del San Salvatore che rivendicarono per loro l’autonomia dal monastero. Alterne vicende storiche influenzarono il destino dell’Abbazia. Papa Gregorio IX, nel 1228 concesse nuovamente la gestione del monastero ai Cistercensi, così da risollevarlo dal declino. Una svolta si ebbe nel 1265 quando le terre dell’Abbazia furono occupate dall’emergente Repubblica di Siena che nel 1347 le conquistò definitivamente.
Alla Repubblica Senese successe il Granducato di Toscana e Abbadia San Salvatore visse un periodo di immobilismo e anonimato fino al XVII secolo. Lo stesso Granducato, tra il 1782 e il 1784, vendette a privati tutte le terre dell’abbazia e contemporaneamente soppresse l’intero complesso monastico. Nel 1860 il borgo toscano fu annesso al regno d’Italia e nel 1867 gli furono tolti alcuni importanti centri (Campiglia, Bagni di San Filippo e Caselle), passati sotto il comune di Castiglione d’Orcia.
Un balzo in avanti dal punto di vista economico e sociale si ebbe nel XX secolo quando iniziò lo sfruttamento minerario della zona e la costruzione di industrie. Nel 1939, ormai in grave stato di abbandono, l’abbazia fu nuovamente concessa ai monaci. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, il monastero e Abbadia San Salvatore videro un lento declino legato all’inesorabile abbandono di queste terre a scopo industriale e minerario. Tale evento spinse ad una nuova rinascita del paese e dell’abbazia, improntata allo “sfruttamento” turistico delle bellezze storiche e ambientali del territorio. Ciò permise a questo importante centro senese di diventare uno tra quelli di maggior pregio della Toscana meridionale.
Cosa vedere ad Abbadia San Salvatore
L’Abbazia e il Museo di Arte Sacra
Come accennato all’inizio, il borgo nacque intorno all’abbazia, il luogo simbolo di Abbadia San Salvatore. Si nota la facciata a capanna stretta, racchiusa tra due torri, di cui una incompiuta. Attraversato il portone si entra in un ambiente, in stile romanico, sobrio e austero con le pareti spoglie. La chiesa ha una sola navata e ai lati si trovano sei finestre romaniche (lato destro) e sei finestre cieche (lato sinistro).
Tra gli elementi artistici più significativi segnaliamo le due acquasantiere del XVI secolo, un pregevole Crocefisso di legno policromo del XII secolo e alcuni dipinti del ‘600 del pittore Francesco Nasini. La visita prosegue ammirando il chiostro a sinistra della chiesa che, dopo i danni dovuti all’abbandono, fu restaurato nel corso di vari decenni.
Da non perdere è il Museo di Arte Sacra allestito nell’ala est del chiostro. I vari oggetti in oro e argenteria esposti sono ciò che rimane della ricchezza posseduta dall’abbazia e rappresentano in parte il potere che il monastero aveva in tempi passati.
Le Chiese del Borgo
La nostra gita al paese ci farà scoprire altri piccoli gioielli artistici come la seicentesca Chiesa della Madonna dei Rimedi. Nonostante le sue dimensioni custodisce alcuni interessanti opere d’arte. Piccolo ma suggestivo luogo di culto è la Chiesa della Madonna del Castagno, in stile rinascimentale. Tra gli elementi architettonici più importanti spiccano, l’altare maggiore del Settecento e affreschi del XVI secolo. Il tour tra i luoghi sacri del borgo ci farà scoprire la chiesa di San Leonardo del XIII secolo, la chiesa di Santa Croce edificata nel 1223 e ricostruita nel 1801. In ultimo ricordiamo il Palazzo del Podestà realizzato nel XV secolo
Curiosità; nel centro storico è presente un’ex chiesa medievale ora divenuta abitazione privata. Stessa sorte subì un antico Ospitale, chiamato “Santa Maria ad Valetudinarium”, risalente al 1012.
Cosa vedere nei dintorni
In viaggio alla scoperta dei luoghi più belli da vedere vicino a Abbadia San Salvatore. Un tour tra borghi, castelli, chiese, laghi, siti archeologici, città e parchi naturali nelle vicinanze del paese.
Informazioni Turistiche
Regione: Toscana
Provincia: Siena
Comune: Abbadia San Salvatore
Altitudine: 822 m.s.l.m
Nome abitanti: abbadenghi
Patrono: San Marco papa (19 settembre)
Sito istituzionale
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