Situato nella magnifica Langa Astigiana, Mombaldone sorge come una specie di “isola” in una zona solitaria circondato da un paesaggio ricco di scorci magici e mozzafiato.
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Il borgo di Mombaldone
Situato nella magnifica Langa Astigiana, Mombaldone sorge come una specie di “isola” in una zona solitaria e fortemente segnata dalla presenza dei calanchi della Valle del Bormida, che, fra orridi e strapiombi, formano un paesaggio dagli scorci mozzafiato. Mombaldone si trova a 156 ms.l.m. e a circa 55 km dal capoluogo astigiano.
Origine e Storia
Il nome del paese deriva dal latino Mons Baldus, ciò che attesta l’antica frequentazione dei Romani, ai quali, probabilmente, si deve il primo insediamento, sorto nei pressi della Via Aemilia Scauri. Questa costituiva un tratto della più famosa Via Julia Augusta, che da Sabazia (Savona) conduceva alla Padania. Attualmente l’abitato, lambito dal torrente Ovrano, si suddivide in un borgo ottocentesco e di un borgo medievale. Questa, ancora cinto delle mura originarie e sviluppatosi sull’originario nucleo romano.
Cosa vedere a Mombaldone
Privo di monumenti eclatanti, il borgo medievale si mostra però assai ben conservato e si caratterizza per la bella pietra arenaria. Al semplice impianto urbanistico a schema lineare, basato su un’unica strada maestra lastricata, si accede per una porta ad arco acuto e sulla quale si affacciano rustici edifici medievali ma anche piacevoli palazzetti cinque-seicenteschi. Da essa dipartono numerosi vicoli ed antri talvolta strettissimi, in comunicazione – si dice – con oscuri e sconosciuti passaggi segreti. Uno di questi corridoi, risalente al Trecento, scende sino al fiume, passando per la Portiola e per il Palazzo della Fortezza. Tale passaggio permetteva di accedere velocemente, in caso di necessità di fuga improvvisa, agli abbeveratoi e quindi ai cavalli. La Fortezza è oggi sede di un famoso ristorante dal nome molto suggestivo, gestito proprio dai discendenti dei marchesi Del Carretto, i quali tennero il Feudo di Mombaldone fin dal Duecento.
Tornati sulla via principale e giunti in Piazza Umberto I, cuore del borgo, si possono visitare il settecentesco Oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano, oggi adibito a sala-eventi, la coeva Chiesa di San Nicola, ad opera dello Zucchi. All’interno si ammira un gigantesco organo tardo-ottocentesco realizzato dai torinesi Fratelli Collino. Oltrepassata la piazza, si inizia a salire verso la parte alta e più romantica di Mombaldone, ove il confine tra abitato e campagna si fa ormai labile. Si giunge così alle rovine del Castello. Eretto tra il XIII ed il XIV sec., esso fu parzialmente demolito nel 1637. Vi si eleva una malmessa torre quadrata, le cui pietre furono addirittura prelevate per completare la sottostante ferrovia.
Quando Andare a Mombaldone
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Cosa visitare vicino a Mombaldone
Informazioni Turistiche
Regione: Piemonte
Provincia: Asti
Altitudine: 219 m.s.l.m
Nome abitanti: mombaldonesi
Patrono: Madonna del Tovetto (giorno festivo 8 settembre)
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