Sulle colline alle pendici dell’Appenino Emiliano-Romagnolo, il borgo di Modigliana si pone come una delle mete più belle della regione. Scopri i suoi monumenti più belli
Il borgo di Modigliana
Dolcemente adagiata alle propaggini settentrionali dell’Appennino Tosco-Romagnolo e a 185 metri sul livello del mare, Modigliana è uno dei borghi più importanti della Valle del Tramazzo. Sorvegliata dalla misteriosa e affascinante Rocca dei Conti Guidi, Castrum Mutilum, l’attuale Modigliana, oltre a essere molto nota per la produzione di raffinate ceramiche, vanta un centro storico ricco di remoti caseggiati e splendidi palazzi. Borgo d’arte e di cultura, è conosciuto anche per il «Mandorlato al cioccolato», dolce tipico del luogo riconosciuto nel 2010 come prodotto agroalimentare tradizionale.
Origine e Storia
I primi insediamenti nel territorio di Modigliana risalgono al periodo neolitico. Ne sono prova i piccoli utensili, ritrovati nelle zone circostanti, conservati ora nel museo civico. Tuttavia furono i celti prima e i romani poi, a caratterizzare tutta la Valle del Tramazzo. Questi ultimi, secondo Tito Livio, fondarono il Castrum Mutilum, ovvero il “castello mozzato” proprio nell’area in cui sorge l’attuale Modigliana.
Dopo diversi secoli in cui non vi è traccia di notizie storiche, questo grazioso borgo romagnolo viene citato per la prima volta, nel X secolo, come appartenente alla famiglia Guidi. Diventato libero comune nel XIII secolo, attraversò un periodo di forte sviluppo sia economico che culturale. Questo periodo favorevole continuò anche nei secoli successivi sotto l’influenza della Repubblica di Firenze e, in seguito, del Granducato di Toscana. Nel 1634 una devastante alluvione colpì tutto il territorio segnando profondamente la storia della città e dei suoi abitanti. Fu solo dopo i terremoti del 1661 e del 1781 che Modigliana riprese a crescere dal punto di vista soprattutto economico e sociale
Cosa vedere a Modigliana
Come in precedenza citato, a cavallo tra il XVII e XVIII secolo Modigliana è stata protagonista di tre catastrofici eventi che ne hanno profondamente modificato il tessuto urbano. Tranne qualche eccezione, quindi, nel borgo non si trovano particolari attrazioni né tantomeno edifici antichi, tuttavia offre al visitatore piacevoli scorci d’insieme particolarmente suggestivi. Lo sguardo, infatti, si posa subito sulla caratteristica “Tribuna” porta d’ingresso del borgo che un tempo serviva da ingresso principale alla rocca.
La Tribuna
La Tribuna, che un tempo serviva come porta di accesso alla rocca e alla cittadella, è forse l’edificio più appariscente di Modigliana. Si compone di una torre semicircolare sormontata da una piccola loggia che custodisce la statua della Madonna del Cantone, protettrice della città, con in braccio Gesù. La stessa torre è affiancata da due campanili diversi tra loro. In uno è posto un orologio mentre nel secondo, eretto per dare simmetria alla struttura, si trova una piccola campana. Più volte modificato nel corso degli anni, questo monumento, unico nel suo genere, si raggiunge partendo da Piazza Don Minzoni e attraversando il ponte sul Torrente Tramazzo.
Ponte di San Donato o Ponte della Signora
Costruito dopo la disastrosa alluvione del 1634, si presenta come un classico ponte a schiena d’asino, formato da tre archi. Costruito per l’attraversamento del Torrente Acerreta nella parte Nord di Modigliana, un tempo conduceva a quella che fu la chiesa di San Donato da cui prende, ancora oggi, il nome. L’appellativo “Ponte della Signora”, invece, deriva da una leggenda del luogo che narra la storia della signora Casalini, una ricca proprietaria terriera, che fece costruire il ponte. Secondo il racconto, la signora, per controllare le sue terre, attraversava ogni sera il ponte sul suo cavallo. Un giorno, però, questo scivolò e la signora Casalini, cadde nel fiume. Da allora, sembrerebbe che il fantasma della donna, insanguinato e vestito con abiti scuri, appaia nelle notti di luna piena uccidendo chiunque osi attraversare il ponte.
Palazzo Pretorio
Questo splendido palazzo, risalente al XIV secolo, sorge nel cuore di Modigliana e oggi ospita la Pinacoteca Civica di Arte Moderna. Fatto edificare dai Conti Guidi nel 1377 divenne in seguito sede del Podestà e del Pretore fiorentino. Agli occhi del visitatore si presenta come un tipico palazzo trecentesco fornito di spesse mura e di paramenti in sasso a vista. Rimaneggiato dopo i terremoti del 1661 e del 1781, in passato era più alto e dotato di merlatura. Molto interessante, al pian terreno, è il soffitto ad archi e il pavimento a quadrelli in cotto.
Chiesa di Santo Stefano papa
La cattedrale di Santo Stefano, sita in Piazza Cesare Battisti, ha origini antichissime. L’originale impianto, infatti, risalirebbe all’anno 892. Ne sono la prova alcuni documenti che citano la pieve di Santo Stefano in Juviniano di cui oggi rimane solo la cripta. Purtroppo, a causa di profonde modifiche, effettuate soprattutto durante il XV secolo, poco è rimasto della struttura originaria. Dopo la consacrazione avvenuta nel 1506 da parte di Giulio II, la chiesa, nel XVIII secolo, subì altri interventi, il principale dei quali fu l’aggiunta del campanile.
La Rocca dei Conti Guidi o “Roccaccia”
La Rocca dei Conti Guidi, conosciuta dai modiglianesi anche come “Roccaccia”, si trova nella parte meridionale dell’abitato e svetta imponente a guardia del Borgo Vecchio. Ormai ridotta allo stato di rudere, una visita alla rocca è certamente d’obbligo per tutti gli appassionati di medioevo. Infatti, anche solo osservando da lontano quel che resta delle mura e della torre centrale, è facile essere catturati dal fascino antico che questa emana.
Edificata a partire dal X secolo insieme alla prima cinta di mura, serviva come avamposto di difesa per tutta la valle. Passata ai Conti Guidi nel secondo decennio del XIII secolo, venne arricchita di una seconda cinta di mura a difesa del Borgo Vecchio. Sotto il dominio di Firenze ne fu costruita una terza che avvolgeva il “Borgo Nuovo” fino al torrente Tramazzo. Tuttavia, furono proprio i fiorentini a sancire la fine della funzione della rocca. Il nuovo assetto militare di difesa prevedeva, infatti, la costruzione di nuovi fortilizi e, quello di Modigliana, fu tagliato fuori da ogni strategia. Così, alla fine del ‘500, persa ormai la sua funzione, la rocca venne man mano abbandonata regalandoci i suggestivi scorci di cui oggi possiamo godere.
Se guardiamo la rocca da est, possiamo osservare una base cubica sormontata da una torre cilindrica. Sul lato opposto, invece, ci appare un suggestivo spaccato dell’interno del torrione formato da quattro vani con soffitto a cupola.
Quando visitare il borgo di Modigliana
Consigli utili su come scegliere il periodo migliore per visitare il borgo.
Cosa visitare vicino a Modigliana
In viaggio alla scoperta dei luoghi più belli da vedere nei dintorni.
Informazioni Turistiche
Regione: Emilia – Romagna
Provincia: Forlì-Cesena
Altitudine: 185 m s.l.m.
Periodo di Fondazione: X secolo
Tempo di visita: 2/3 ore
Nome abitanti: modiglianesi
Patrono: Santo Stefano (giorno festivo 2 Agosto)
Sito istituzionale
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