Dozza
Un museo d’arte a cielo aperto, cosi viene definito il centro storico del piccolo borgo di Dozza che, con i suoi murales e la Rocca Sforzesca, si presenta come una perfetta integrazione tra passato e presente.
Il borgo di Dozza
Il colorato borgo medievale di Dozza, circondato dai vigneti delle colline imolesi, si eleva, a 190 metri di altezza, sulla valle del fiume Sellustra. Si trova in provincia di Bologna, dista solo 7 Km da Imola e fa parte dei Borghi più Belli d’Italia.
Origine e Storia
In un documento del 1126 si fa riferimento a Dozza come Castrum Ducie. Quindi il toponimo dovrebbe derivare dal latino ducia o dutia, ovvero un canale in cui scorre l’acqua, forse in riferimento alla presenza di un acquedotto. Anche sullo stemma comunale è rappresentato un grifone che beve da una conduttura.
Il territorio, dopo essere stato assoggettato ai Galli, ai Romani, ai Longobardi e ai Bizantini, venne conquistato dai bolognesi che nel 1086 innalzarono le mura e nel 1250 costruirono la Rocca e la rocchetta. Il rivellino risale al 1310.
Nel Medioevo fu feudo degli Alidosi e dei Riario. Dal 1494 al 1499 il potere passa a Caterina Sforza, fino a quando la rocca non viene espugnata da Cesare Borgia. Nel 500, Papa Clemente VII cedette al cardinale Lorenzo Campeggi il feudo e il castello che, da struttura militare, venne trasformato in residenza nobiliare.
Nel 1728 Francesca Maria Campeggi e poi il figlio Emilio Malvezzi ricevettero in eredità il marchesato di Dozza, dando origine al casato Malvezzi-Campeggi.
Cosa vedere a Dozza
Il Centro Storico
Il centro storico di Dozza ha una particolare forma a fuso e ad esso si accede attraversando il rivellino e la rocchetta. La passeggiata tra le stradine e le case, di questo piccolo borgo medievale, è accompagnata dai colorati murales che, dal 1960, vengono realizzati durante la Biennale di Arte contemporanea del Muro Dipinto.
La Rocca Sforzesca
Nella parte alta si trova la maestosa Rocca Sforzesca edificata nel 1250 dal comune di Bologna, su precedenti rovine. È stata oggetto, nel tempo, di varie ristrutturazioni, l’ultima delle quali fu realizzata nel 1400 dall’architetto Giorgio Marchesi su commissione di Caterina Sforza, moglie di Girolamo Riario, che la fortificò aggiungendo il fossato e i torrioni, chiamati Torresino, il maggiore, e torre dei Bolognesi.
Il Museo e l’Enoteca Regionale dell’Emilia – Romagna
Nel 1565 da struttura militare fu trasformata in palazzo signorile. Nel 1960 è stata acquistata dal comune ed è oggi un vera e propria casa museo, di cui si possono visitare, il cortile con loggiato, le prigioni e le cucine al piano terra, le sale adibite a residenza nobiliare con dipinti ed arredi storici, la sala d’armi e la cappella privata, dedicata alla Madonna Immacolata, al primo piano, e la pinacoteca al secondo piano. Nelle sue cantine ha inoltre sede dal 1970 l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.
La Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta in Piscina
Nel centro storico è d’obbligo una visita alla Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta in Piscina, riedificata nel 1400 sui resti di una precedente chiesa romanica risalente al 1141. Al suo interno è conservato una tela del 1492 di Marco Palmezzano, ritraente la Madonna con Bambino tra San Giovanni Battista e Santa Margherita.
Altri Luoghi di Culto a Dozza
Meritano una visita anche il Santuario della Madonna del Calanco e la Chiesa di Santa Maria del Carmine, nella frazione Toscanella, conosciuta anche come Santuario della Madonna del Sabbioso.
Quando andare a Dozza
Idee e consigli utili su come scegliere il periodo migliore per visitare il borgo.
Cosa visitare vicino a Dozza
In viaggio alla scoperta dei luoghi più belli da vedere nei dintorni.
Informazioni Turistiche
Regione: Emilia – Romagna
Provincia: Bologna
Altitudine: 190 m s.l.m.
Nome abitanti: dozzesi
Patrono: Madonna del Calanco (giorno festivo Martedì dopo la Pentecoste)
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