Sesto al Reghena
Un giorno tra arte e spiritualità

Circondato dal verde della pianura friulana, il piccolo borgo di Sesto al Reghena, e la sua famosa Abbazia di Santa Maria in Sylvis, sono un perfetto concentrato di arte e spiritualità, inserito tra i Borghi più Belli d’Italia.

Il borgo di Sesto al Reghena

Sesto al Reghena è un piccolo borgo in provincia di Pordenone da cui dista 23 km. Attraversato dal fiume Reghena, si trova nel cuore della pianura friulana, al confine con il Veneto, ed ha un’altitudine che varia tra i 9 e i 25 metri s.l.m. Sviluppatosi intorno all’Abbazia di Santa Maria in Sylvis, è inserito tra i Borghi più Belli d’Italia.

Origine e Storia

Il territorio di Sesto al Reghena era già frequentato in epoca pre-romana. Poi divenne una “statio” di rifornimento militare romana, localizzata alla sesta pietra miliare dalla strada che collegava la vicina Concordia Sagittaria ai territori del Nord.

Nei primi decenni dell’VIII secolo, sotto la dominazione longobarda, venne fondata l’Abbazia di Santa Maria in Sylvis, attorno alla quale si sviluppò il nucleo abitativo di Sesto.

Al passaggio degli ungari sia Sesto che l’abbazia vennero quasi completamente distrutti.

Nel Medioevo ci fu un’importante ripresa grazie al Patriarcato di Aquileia che inglobò l’Abbazia e i suoi territori nel proprio feudo. Tale periodo di splendore terminò nel 1418 in seguito all’invasione militare da parte della Repubblica di Venezia.

Con l’entrata del Friuli nel Regno d’Italia nel 1867, a Sesto venne aggiunta la denominazione al Reghena, con riferimento al fiume che passa in paese.

Sesto al Reghena (BI) | Cosa vedere nel borgo

Cosa vedere a Sesto al Reghena

Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis

Sesto al Reghena è famoso per l’Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis, dal latino silva, così denominata perché era circondata da una rigogliosa selva.

Di origine longobarda, fu edificata nel 735 dai fratelli Marco, Erfo e Anto, e, nel 899, venne quasi interamente devastata dagli ungari. Tra il 960 e il 965, l’abate Adalberto ne ordinò la ricostruzione e l’abbazia fu dotata di 7 torri, mura e fossati, proprio come un castello.

Dopo aver attraversato Torre Grimani (l’unica rimasta) con lo stemma del leone di San Marco, si giunge in Piazza Castello su cui si affacciano la torre campanaria, l’antica cancelleria, il palazzo dell’abate (oggi sede del comune) e l’entrata dell’abbazia.

La basilica, a partire dalla facciata, è ricca di affreschi del quattrocento. In particolare quelli del vestibolo, riproducono il giudizio finale con San Michele Arcangelo tra l’Inferno e il Paradiso. L’atrio è a tre navate con absidi semicircolari.

Il presbiterio è rialzato e sotto c’è la cripta, con al centro l’urna di Sant’Anastasia, un blocco in marmo di origine greca su cui è incisa la croce fiorita. Ci sono anche una lastra di marmo raffigurante l’Annunciazione di origine bizantina con cornice gotica, e una Pietà in pietra arenaria di origine tedesca.

Quando visitare il borgo di Sesto al Reghena

La stagione migliore per visitare il borgo

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Cosa visitare vicino a Sesto al Reghena

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Informazioni Turistiche

Regione: Friuii-Venezia Giulia
Provincia: Pordenone
Altitudine: tra i 9 e i 25 m.s.l.m
Nome abitanti: sestensi
Patrono: Santa Maria Assunta (giorno festivo 15 Agosto)
Sito istituzionale

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